I decreti legislativi 181/2000 e 297/2002 definiscono gli "inoccupati
di lunga durata" come coloro che, senza aver precedentemente svolto
un'attività lavorativa, siano alla ricerca di un'occupazione da più di
dodici mesi o da più di sei mesi se giovani. La
differenza fondamentale è che gli inoccupati non hanno mai svolto
attività lavorative, mentre i disoccupati hanno avuto rapporti di lavoro
che poi sono terminati.
Perchè lo status di inoccupato o disoccupato venga sancito, è necessario recarsi fisicamente presso un Centro per l'impiego e richiedere l'iscrizione alle relative liste. Ci
si può iscrivere a un solo Centro per l'Impiego, e bisogna effettuare
l'iscrizione presso quello nel cui ambito di competenza si trova il
domicilio (art. 3 del d. lgs. 297/2002). Se si cambia
residenza o domicilio, bisogna recarsi presso il nuovo Centro
competente, che provvederà a chiedere i dati al precedente.
Chi
resta disoccupato per almeno 24 mesi viene considerato disoccupato di
lunga durata; la legge 407/90 riconosce incentivi fiscali e contributivi
alle aziende che assumono a tempo indeterminato questa categoria di
lavoratori.
Attenzione: se un contratto di lavoro non supera gli
otto mesi e gli 8.000 euro lordi di reddito annuo generato (o 4.800
euro per i lavoratori autonomi), l’anzianità di disoccupazione non viene
persa ma “sospesa” per il periodo lavorativo, che quindi non vale ai
fini del conteggio.
Quando
ci si può presentare per l’iscrizione nelle liste dei disoccupati?
In teoria anche il giorno stesso del licenziamento o alla fine del rapporto di
lavoro ma in pratica
conviene attendere almeno un paio di giorni, perché le comunicazioni di
cessazione del rapporto di lavoro da parte delle aziende non sono
immediate ma richiedono almeno 24/48 ore di tempo.
Chi resta iscritto al centro per l'impiego come inoccupato per più di 24 mesi viene ancora considerato tale ai sensi dei decreti 181 e 297 ma risulta come disoccupato di lungo periodo ai fini della legge 407/90 che
riconosce incentivi alle aziende che assumono questi lavoratori.